L’endometriosi è una delle patologie più diffuse tra le donne in età fertile
In Italia, secondo il Ministero della Salute, ne soffre il 10-15% delle donne in età riproduttiva, ovvero circa 3 milioni, e fino al 40% delle donne con difficoltà di concepimento, la maggior parte delle quali ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni; tuttavia l’endometriosi può colpire anche donne più giovani.
La diagnosi spesso arriva tardi, quando ormai la patologia ha causato gravi ripercussioni soprattutto sul piano psicologico: pur essendo una malattia benigna l’endometriosi può diventare invalidante dal punto di vista fisico e psichico e può incidere sulla qualità di vita con ripercussioni a livello personale, sociale e lavorativo, fino a interferire con la possibilità di avere gravidanze.
Ecco perché è fondamentale trovare il medico giusto che possa indirizzarti verso una diagnosi corretta e un percorso terapeutico adeguato e personalizzato. Da Pisani Medical Group ti offriamo proprio questo: una professionista esperta – la dott.ssa Talia Capozzolo – e un percorso che ti seguirà dalla diagnosi alla cura.
Prima di tutto: cos’è l’endometriosi?
È una patologia ginecologica caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale, ovvero la mucosa che riveste la superficie interna dell’utero, in altre sedi dell’apparato genitale (ovaio, tuba, peritoneo, legamenti uterosacrali e il setto retto-vaginale) o extra-genitali (intestino, vescica o più raramente cute e polmoni). La presenza di questo tessuto al di fuori della cavità uterina causa uno stato di infiammazione a livello della pelvi che è il principale responsabile dei sintomi che si associano all’endometriosi.
Come faccio a sapere se soffro di endometriosi? Tutti i sintomi.
L’endometriosi è caratterizzata da uno spettro di disturbi di varia intensità presenti singolarmente o in associazione. I più comuni includono:
- Grave dismenorrea (dolore pelvico durante il ciclo)
- Dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale)
- Dolore pelvico cronico (indipendentemente dalla fase del ciclo)
- Ovulazione dolorosa
- Dolori ciclici (in concomitanza con la mestruazione) a carico dell’intestino, della vescica o di entrambi
- Stanchezza cronica
- Difficoltà a rimanere incinta
La gravità dei sintomi non è necessariamente e direttamente correlata all’estensione delle lesioni endometriosiche: donne che presentano lesioni di minima entità possono riferire una sintomatologia grave e resistente a terapie antidolorifiche, mentre donne affette da endometriosi di stadio avanzato possono presentare lievi disturbi o essere addirittura asintomatiche.
5 step per affrontare l’endometriosi:
il nostro percorso di diagnosi e terapia
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Anamnesi
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Visita ginecologica
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Ecografia pelvica transvaginale
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Valutazione e diagnosi
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Scelta della terapia
La dottoressa approfondirà la tua storia clinica e i sintomi che riferirai, con particolare attenzione a localizzazione, gravità e momento di comparsa del dolore rispetto alle fasi del ciclo, in tutte le sue manifestazioni. Poi ti spiegherà nel dettaglio tutte le tappe che seguiranno e gli esami da sostenere.
Un controllo ginecologico approfondito è fondamentale nella valutazione delle lesioni endometriosiche sia a livello della pelvi sia dei genitali (anche questi ultimi possono essere sede di lesioni endometriosiche).
L’ecografia pelvica transvaginale consente di studiare gli organi della pelvi attraverso l’impiego di una sonda ecografica per via vaginale. L’obiettivo è quello di identificare eventuali cisti ovariche di possibile natura endometriosica, presenza di aderenze tra gli organi della pelvi (secondarie allo stato di infiammazione indotto dall’endometriosi) o interessamento dei legamenti che ancorano l’utero al sacro.
Nello studio dell’endometriosi l’esame ecografico consente anche di valutare eventuali aree associate a dolore attraverso la risposta della donna ai movimenti mirati della sonda ecografica.
In base alla storia clinica potrà essere necessario integrare gli esami di pertinenza ginecologica con esami specifici per lo studio dell’apparato intestinale e/o urologico.
Una volta che saranno disponibili tutti gli elementi per poter formulare la diagnosi di endometriosi fisseremo un incontro per discutere la diagnosi, valutare la strategia terapeutica da adottare e per concordare, se necessario, eventuali altri controlli.
Nel caso in cui dovessi risultare affetta di endometriosi decideremo il piano terapeutico da seguire. A seconda della tua situazione si potrà optare per un percorso farmacologico o per un intervento chirurgico.
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La terapia farmacologica
I farmaci maggiormente impiegati sono i progestinici in grado di contrastare l’azione dell’Estradiolo, l’ormone che causa la crescita dell’endometrio extrauterino: in questo modo si andrà a inibire la proliferazione delle cellule endometriali e dei vasi sanguigni, con un effetto antinfiammatorio che potrà ridurre sia il dolore sia le lesioni endometriosiche. Oggi disponiamo però di altre terapie farmacologiche ormonali (estroprogestinici, analoghi del GnRH) in grado di migliorare il decorso clinico della patologia.
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L’intervento chirurgico
È indicato per il trattamento di lesioni endometriosiche a rapida evoluzione e/o associate a sintomatologia grave resistente a farmaci e tale da inficiare in modo significativo la qualità di vita della donna.
L’operazione, eseguita in via laparoscopica, ha l’obiettivo di rimuovere il tessuto endometriosico, ridurre lo stato di infiammazione associato alle lesioni endometriosiche, ripristinare la normale anatomia degli organi pelvici e non da ultimo preservare la fertilità della donna.
Risolvi il dolore cronico e liberati dall’endometriosi
L’endometriosi è una patologia molto invalidante ma una diagnosi tempestiva e un adeguato percorso di cura possono restituirti la tua vita.